Stàdi è lʼestate di Joias, dedicata al 21 Giugno ovvero al Solstizio dʼestate, quel momento dellʼanno in cui il Sole ci dona il massimo della sua luce, data che in passato segnava la fine dellʼestate. Gli antichi avevano una profonda conoscenza astronomica, lʼosservazione degli astri e del cielo erano essenziali per la sopravvivenza sulla Terra, indispensabile concetto di vita e del porsi con rispetto alla ciclicità delle stagioni.
Pensiamo alla meticolosità nel posizionare ed allineare i Menhir, i pozzi sacri, i nuraghi, tutte quelle architetture progettate per creare una sintonia tra Terra e Cielo.
Il 21 Giugno si da il via a “is Lampadas” fuochi programmati nellʼIsola dedicati in passato al Dio Sole che con la cristianizzazione si fonde alla notte di San Giovanni Battista, per rappresentare un inno al giorno più luminoso dellʼanno.
La Istajones “Stàdi” di Joias parla di unioni tra Terra e Cielo dove si affida un potere magico a piante come lʼelicriso, lʼiperico, la lavanda, il rosmarino, il timo. Queste piante in alcune zone della Sardegna vengono legate in tanti mazzetti per essere posizionate sotto i guanciali per esaudire un sogno notturno dʼamore; in altre zone vengono messe a bagno nellʼacqua unʼintera notte tra il 23 e il 24 con lo scopo di trasformarla in una soluzione magica. Lʼacqua diviene così lʼelemento di purificazione collegata alla Luna, i fuochi invece sono lʼelemento che si collega al Sole, le piante rappresentano la Terra.
Questo rituale ci racconta come le tre divinità possano avvicinarsi simbolicamente. Le cromie di Stàdi sono dominate dai colori caldi come il giallo/oro dei raggi giornalieri che scaldano una terra gravida pronta a donare uno spettacolare raccolto di grano impreziosito da piccoli papaveri rossi e piante di elicriso.
Il profumo si espande nel calore estivo ed il cielo attende la notte stellata che si riflette nelle acque del mare.
Mara Damiani art designer per Joias