Storie

La storia del foulard nel corso dei secoli

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Il foulard non passa mai di moda e basta davvero poco per trovare un modo per portarlo sempre diverso. Può donare un tocco vintage e sofisticato agli outfits quotidiani, così come aggiungere un tocco lussuoso, ricercato ma anche rock.
E’ talmente versatile che risulterà perfetto sia sulla signora di ottant’anni che va a fare la spesa che sulla ragazza che lo porta con una mise sportiva.
Non esiste stagione per indossarlo, eppure in primavera lo sfoggiamo con più disinvoltura. Al collo, tra i capelli, in vita o sulle spalle.
L’eterno alleato dei look chic, non smette mai di stupire grazie alle sue doti di versatilità che si adattano ai trend del momento.
Ma cosa sappiamo della sua storia? Seguitemi e vi sorprenderà….

L’uso del foulard (la parola “foulard” deriva dal provenzale foulat, derivato a sua volta di foular, ovvero “follare”, un termine tecnico che indica un processo di lavorazione utile a rendere il tessuto più compatto e resistente) è davvero antichissimo, come testimoniano i ritrovamenti presso le civiltà orientali, in cui gli studiosi sembrano riconoscerlo in alcune sculture cinesi del 1000 a.C.

In Occidente invece, a partire dal secondo secolo d.C., venne utilizzato dai soldati per proteggersi. In tempi relativamente più recenti era indossato dalle contadine e dalle mondine per proteggere il capo dal sole. Alcuni eserciti invece lo utilizzavano come segno del loro grado o di appartenenza a un gruppo.

Nel corso del tempo il foulard iniziò ad essere utilizzato come simbolo per individuare e distinguere lo status sociale di chi lo indossava. La religione ha contribuito notevolmente a renderlo un elemento distintivo. Il fatto di doverlo indossare durante le funzioni, invogliava le donne a ricercare foulard sempre più belli, non solo per coprire la scollatura o i capelli, ma anche per abbellire il vestito della domenica.
Il foulard moderno nasce nel Novecento e in particolare a partire dagli anni Trenta.

Hermès è la prima casa di moda a commercializzarlo, diventando così il brand iconico del foulard per eccellenza. Il carré fece il suo ingresso nella maison nel 1948. Il merito va attribuito a Marcel Gandit, un abile tessitore di Lione che mise a punto un sistema di stampe a quadri con cui è possibile riprodurre disegni elaborati anche nei minimi dettagli. Una tecnica utilizzata ancora oggi per la produzione di ogni singolo pezzo.
Con il tempo, questo meraviglioso accessorio divenne un must have nelle collezioni di Dior, Yves Saint Laurent, Chanel e Givenchy in Francia.

In Italia Gucci, Ferragamo e Roberta di Camerino abbracciarono il nuovo trend. La moda degli anni Cinquanta e Sessanta suggeriva di indossarlo per ogni occasione. Per esempio era d’abitudine portarlo sulla testa annodato sotto il mento, abbinato a un paio di occhiali da sole. Sono esempi Audrey Hepburn, Grace Kelly, Chaterine Deneuve e la first lady Jacqueline Kennedy Onassis.

Joias ne ha reinterpretato lo stile, ispirandosi ai colori e alle forme arcaiche della cultura sarda, con i foulard e i pareo delle Collezioni esclusive Sas Istajones ispirata alle 4 stagioni sarde e Libera la Tradizione che richiama nel design i preziosi motivi dei costumi femminili di Orgosolo e Desulo. 

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