Sonaze, i campanacci

Quest’opera racchiude l’essenza della vita, di questa i cinque sensi ne sono l’espressione e lo stupore. E’ per questo che è stata concepita, per poter essere vissuta.
Il colore nero come le maschere ancestrali di una terra misteriosa, il suono dei campanacci, il profumo del vino del quale sono impregnati, evocano i riti pagani della Sardegna, dove morte e rinascita si rincorrono senza tempo, ma sono anche rappresentazione della convivenza nella quotidianità del sacro col profano, del desiderio irraggiungibile sospeso tra il pensiero e l’azione, tra la mente e le mani; e il vino da sempre, accompagna questo ritmo; il colore rosso all’interno dei campanacci è la linfa vitale dell’essere umano ne esorcizza le paure e ne amplifica le sensazioni con il suo scorrere nell’animo attraverso il gusto e le percezioni. Così, a rappresentarlo, il colore rosso dei drappi che sostengono simbolicamente la vita, che è espressione dell’anima, ma anche della passione di Gesù Cristo verso la Resurrezione.